Le più belle piazze e vie della città
Vi proponiamo di seguito una guida alle più famose e suggestive vie e piazze di Torino.

Piazza San Carlo e Via Roma
Piazza San Carlo è una delle più importanti piazze del centro storico di Torino. Spesso soprannominata dai torinesi il "salotto" della città, è inserita all'interno dell'asse viario di via Roma, che la collega a piazza Castello e a piazza Carlo Felice.
Di forma rettangolare, è lunga 168 metri e larga 76, con superficie di 12.768 metri quadrati; essa è circondata sui quattro lati dai seguenti edifici:
- lato maggiore orientale: Palazzo Solaro del Borgo, lungo palazzo a tre piani, con elegante facciata e porticati a unico disegno seicentesco di Castellamonte;
- lato maggiore occidentale: Palazzo Guido Villa, Turinetti di Pertengo o De Felicon, anch'esso lungo palazzo a tre piani, con stessa elegante facciata e porticati su disegno di Castellamonte per il Marchese Guido Villa.
- lato minore nord-occidentale, verso piazza Castello: via Santa Teresa e ingresso della Galleria San Federico, eretta da Federico Canova e Vittorio Bonadè Bottino nel 1934 col nome dell'antico isolato omonimo, sulla già preesistente Galleria Geisser.
- lato minore nord-orientale, verso piazza Castello: via Maria Vittoria, con ingresso alla piccola galleria di via Duse. L'edificio è attaccato allo storico Palazzo dell'Accademia delle Scienze, poi sede del Museo egizio di Torino, separati soltanto da una piccola galleria chiusa, per la quale si accede alla retrostante via Duse, passaggio ricavato da un preesistente vicolo stretto, detto "del Montone".
- lato minore a sud: le due chiese dette "gemelle", di architettura barocca: Santa Cristina (a sinistra) e San Carlo (a destra). Esse circondano la naturale continuazione di via Roma, che si allarga nella retrostante piazzetta, dapprima chiamata "delle due chiese", appunto, poi rimaneggiata da Marcello Piacentini nel 1937, quindi rinominata piazza C.L.N. nel 1946. Le due chiese "gemelle" presenti sul lato meridionale della piazza, in realtà non sono "gemelle"; bensì si sono "copiate" a vicenda nel tempo, in un periodo compreso tra il 1619 e il 1835.
Al centro della piazza è possibile osservare una statua dedicata a Emanuele Filiberto di Savoia, inaugurata il 4 novembre 1838, giorno della festività di San Carlo Borromeo. Pur raffigurando un guerriero, il monumento simboleggia la pace: il cavallo è infatti trattenuto dalle redini e il cavaliere, anziché sguainarla, infodera la spada.
I portici che circondano la piazza sui lati maggiori e che proseguono poi in Via Roma sono da sempre il centro della vita sociale della città, soprattutto considerando i locali storici che vi trovano sede, come ad esempio il Caffè San Carlo (lato occidentale della piazza, sotto i portici), primo locale in tutta Italia ad avere l'illuminazione a gas, o il Caffè Torino, sotto i portici occidentali, quasi all'angolo con via Alfieri, per non dimenticare poi il caffè-ristorante Caval ëd Bronz: nato da una precedente birreria, fu meta di personaggi come Totò, Orson Welles, Ingrid Bergman. Esso è stato però chiuso dal 2016.


Piazza Castello e Via Garibaldi
Piazza Castello è la piazza principale di Torino, cuore del centro storico della città, nella quale confluiscono quattro principali assi viari: la pedonale via Garibaldi, via Po, via Roma e via Micca.
Di forma squadrata, ospita al suo centro il complesso architettonico di Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, mentre il perimetro è composto da eleganti portici, costruiti in epoche differenti, ed importanti edifici cittadini, quali: il Palazzo della Prefettura-Armeria Reale (a nord), il Teatro Regio (a est), i due palazzi signorili ai lati di Via Garibaldi, di cui uno ospita la sede della Regione Piemonte (a ovest), la Real Chiesa di San Lorenzo (a nord-ovest), la Galleria Subalpina (a sud-est), e la Torre Littoria (a sud-ovest); in particolare, la grande piazza si innesta a nord-ovest con la più piccola Piazzetta Reale, costeggiata dal Palazzo Chiablese, e che dà accesso al relativo Palazzo Reale.
La Piazza ospita anche dei piccoli monumenti militari, situati intorno a Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, ovvero:
- Statua dell'Alfiere dell'Esercito Sardo, davanti a Palazzo Madama. Opera in marmo bianco di Vincenzo Vela del 1857, fu donata dai milanesi all'esercito sardo-piemontese, nel quale avevano riposto le speranze di liberazione dall'invasore austriaco (inizio della seconda guerra di indipendenza).
- Monumento equestre al Cavaliere d'Italia, posto sul lato meridionale di Palazzo Madama, ovvero quello esposto verso Via Roma-Via Accademia delle Scienze. Opera di Pietro Canonica del 1923, fu fortemente voluto per ricordare tutti gli eroi dell'esercito di Cavalleria, il valoroso corpo militare utilizzato sia durante le guerre di indipendenza che nella prima guerra mondiale.
- Monumento al Generale Duca Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta (1869-1931), posto dietro alla Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja, in direzione Via Po. Si tratta di un grande basamento rialzato, in pietra, con al centro la bronzea statua di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, detto anche il Duca Invitto , ritto in piedi e col classico elmetto e cappotto militare. Il Generale si distinse per la vittoria della prima guerra mondiale sugli austro-ungarici (1918), ed è infatti circondato da altri due gruppi laterali, composti da quattro statue raffiguranti i suoi commilitoni. L'opera fu realizzata dagli scultori Eugenio Baroni e Publio Morbiducci nel periodo 1933-1937. La sola statua del Generale fu eretta fondendo il bronzo di ben quattro dei cannoni originali, sottratti all'esercito nemico.
Via Garibaldi
Via Garibaldi è una via pedonale, tre le principali del centro storico di Torino, collega piazza Castello con piazza Statuto e rappresenta una delle vie cittadine più antiche, uno degli assi principali della Julia Augusta Taurinorum, sino a via della Consolata. Sotto Vittorio Amedeo II venne prolungata all'attuale corso Valdocco e nell'Ottocento venne infine collegata a piazza Statuto mediante l'ultimo tratto provvisto di edifici con portici.
Circondata da palazzi del Settecento, è considerata, con i suoi 963 metri di sviluppo, la seconda via europea pedonale più lunga, dopo rue Sainte-Catherine a Bordeaux.
Piazza Vittorio Veneto e Via Po
Piazza Vittorio Veneto (detta semplicemente Piazza Vittorio dai torinesi) è una delle piazze storiche e porticate di Torino. Situata nella parte orientale del centro cittadino, tra il termine di via Po e la riva sinistra del fiume Po.
La piazza, infatti, termina con lo storico ponte Vittorio Emanuele I, che collega la piazza stessa, insieme ai due lungofiume viari laterali e i cosiddetti Murazzi del Po, alla riva destra del fiume, permettendo così l'accesso al quartiere detto di Borgo Po, dove sono chiaramente visibili la Chiesa della Gran Madre di Dio, il Monte dei Cappuccini e le strade viarie di accesso alla parte orientale e collinare della città.
Data la straordinaria capienza, la piazza si presta da sempre ad accogliere eventi di massa come concerti, spettacoli o manifestazioni culturali di vario tipo. È notoriamente luogo di ritrovo, soprattutto giovanile. Numerosi sono i locali che vi si affacciano direttamente, molto frequentati soprattutto durante il fine settimana.
Storia della piazza
Una prima forma della Piazza si determinò all'inizio del XIV secolo, proprio grazie alla definizione perimetrale delle case che composero la nascente contrada a ridosso dello stesso fiume Po.
A partire dal XV secolo poi, fu costruito il primo ponte in pietra sul fiume, che diede un ulteriore slancio allo sviluppo demografico della zona. Tuttavia, l'aria insalubre a ridosso del fiume, culminata poi con le epidemie di peste del XVII secolo, dovette far riflettere sul risanamento sanitario e urbano dell'intera zona, chiamata "Contrada di Po".
I lavori partirono soltanto nel 1663, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia diede ordine all'architetto Amedeo di Castellamonte di contribuire alla seconda espansione urbanistica della città del XVII secolo, soprattutto attraverso la costruzione di edifici più eleganti, e soprattutto porticati, lungo la "via di Po". La via doveva permettere una continuità del porticato, per permettere che i reggenti non fossero colpiti da intemperie durante il tragitto che partiva dal Palazzo Reale, lungo tutto il lato settentrionale di via Po, in direzione del fiume.
Durante il periodo dell'occupazione francese, Torino fu governata dal cognato di Napoleone, Camillo Borghese e, come tanti altri luoghi della città, la Porta di Po, adibita a nuova Piazza d'Armi, fu rinominata con un nome francese, ovvero Place Imperial. Nel 1807, in occasione del rifacimento dello stesso Ponte sul fiume Po, così come lo si vede oggi, fu anch'essa rimaneggiata dai francesi. Lo stesso ingegnere francese del ponte, La Ramée Pertinchamp, suggerì una topografia della piazza a "ventaglio".
Con il ritorno nel 1814 di re Vittorio Emanuele I di Savoia, sostenitore dell'avanzamento dei lavori della piazza a lui titolata, si stabilì che il progetto semicircolare fosse modificato nell'attuale forma a "rettangolo", dunque già nel 1817 furono apportate le debite modifiche, già in corso di cantiere; questo lo si può notare ancor oggi dalla forma rimasta ancora curva sul solo lato di via Po, per poi estendersi in rettangolo fino al fiume.
Gli eleganti palazzi perimetrali intorno alla piazza furono progettati dall'architetto ticinese Giuseppe Frizzi nel 1821 circa, che aggiunse, alle classiche linee ancora barocche di via Po, elementi neoclassici semplici, con pilastri e arcate a tutto sesto al piano porticato, e altri tre piani sovrastanti, congiungendo il porticato in entrambi i lati ai già esistenti semicerchi verso via Po. Il dislivello della piazza da via Po fino al fiume, inoltre, fu abilmente mascherato dall'architetto, attraverso il disegno prospettico degli edifici sui due lati, in modo da nasconderlo: si può intuire questa differenza soltanto passeggiando sotto i portici, verso il Po, dove al fondo si potrà notare che gli stessi sono leggermente più alti rispetto al livello di calpestio di quanto lo siano al principio della piazza.
Via Po
Via Po è una delle vie storiche del centro di Torino e collega la piazza Castello a piazza Vittorio Veneto. È caratterizzata dagli edifici con i portici tipici torinesi, sotto i quali si dispongono numerosi negozi, librerie e alcune bancarelle. La via ospita anche la sede storica dell'Università di Torino, fondata nel 1404. Degni di nota sono anche lo storico Caffè Fiorio, mèta di intellettuali e politici per tutto l'Ottocento e la Gioielleria Musy Padre e Figli considerata la più vecchia gioielleria d'Italia.
La via è attraversata dalle principali linee di trasporto pubblico della città, pullman e tram.